Caty Moschettiere

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I lavori di dicembre
"Sui campi e per strada, silenziosa e leggera, cade la neve...
ghiaccio azzurro sui sentieri e nebbia addormentata nei fossi,
ma dai soli e nudi rami, indovino il verde a venire..."
La natura è assopita ed è il momento ideale per fare progetti, pianificare modifiche studiare libri, cercare nuove sementi, pensare a una futurà novità in giardino o nell'orto...
Ma attenzione! perchè presto la natura tornerà a prender vita e non dovrete essere impreparati!
Giardino
Questo è il mese delle temperature sotto lo zero, delle fitte nebbie e delle abbondanti nevicate, che in certe zone possono restare sul terreno fino all'arrivo della primavera.
Occorre anticipare tutti i lavori all'aperto prima della caduta della neve, si raccolgono le ultime sementi e qualche frutto di particolare effetot decorativo anche se seccato. Nel giardino molti cespuli potranno fare bella mostra per i frutti vivacemente colorati: la Mahonia, l'Agrifoglio, il Sinforocarpo, I Cotoneastri, alcune vareità di Rose e i Pyracantha nelle varietà coltivate per ornamento.
Ritirare al chiuso tutte quelle painte che da cui è prevista un'asportazione di talee e che non sono dotate di sufficiente rusticità.
Orto e frutteto
Sono da ultimare gli ultimi lavori, finire di ripulire le aiuole dai residuidelle colture esaurite. E' l'ora di provvedere alla vangatura e alla somministrazione di concimi organici per predisporre il terreno alle lavorazioni primaverili. Evitiamo di lasciare incolto l'orto per tutto l'inverno: ci sono ortaggi che se seminati prima del grande freddo , forniranno le prime produzioni a fine inverno. E' ancora tempo di imbianchimento per i cardi e diverse varietà di radicchio.
Rosai
Nei primi giorni si possono mettere a dimora i nuovi cespi di Rose, ma nelle regioni più fredde e nelle zone dove il terreno è piuttosto umido è preferibile rimandare questa operazione alla primavera. quiando il pericolo che sopraggiungano gelate prolungate è cessato.
Si piantano:
Le piantine coltivate come biennali, a fioritura priamaverile: Miosotidi, Viole del pensiero, Pratoline, Violaciocche.
Appartamento
esigono che si riducano le annaffiature , devono essere allontanate da fonti di calore. Per la loro toelettatura usare un panno inumidito in acqua tiepida, per nessun motivo devono essere esposte a sbalzi di temperatura. _________________
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Caty Moschettiere

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La regina del Natale
Dall'intimita' rosso fuoco, vitale ed energica, al bianco candore...
Da diversi anni si è diffusa la consuetudine di regalare per Natale una deliziosa pianta di origine esotica, l' Euphorbia Pulcherrima, meglio conosciuta come stella di Natale. Le sue brattee a raggiera si colorano a poco a poco di rosso vivo fino a raggiungere una tonalità accesa proprio nel periodo natalizio. Questo aspetto la rende perfetta per ricordare la rinascita solstiziale di quel fuoco che simboleggia il fondamento e l'origine del visibile.
Storia
La pianta fu scoperta fin dal 1520 dagli Spagnoli di Cortés: giunti a Tenochtilan, notarono delle canoe che, attraversando la laguna, portavano tra i frutti ed i fiori destinati a Muntezuma anche la stella di Natale. Tuttavia i conquistatori non la trasferirono in Europa. Soltanto nel 1825 l'ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, Joel Robert Poinsett, colpito dalla sua estrema bellezza, ne portò alcuni esemplari nella sua dimora, in Carolina, per iniziare a coltivarli: sicchè in suo onore i botanici la battezzaro Poinsettia Pulcherrima. Nel nostro secolo, in America, si è sviluppata l'idea di regalarla per Natale insieme con il Vischio e l'Agrifoglio. Come tutte le mode oltreoceano, la Stella di Natale è giunta negli ultimi due decenni anche in Italia, e ora la si coltiva intensamente in Sicilia dove ha trovato un clima estremamente favorevole.
Descrizione
Al genere vastissimo delle Euphorbiacee, comprendente piante di morfologia diversa, appartiene la nostra Euphorbia Pulcherrima. Tale pianta selvatica in natura può raggingere anche notevoli dimensioni, per la precisione può arrivare anche ai 4 metri di altezza. E' una specie originaria del Messico. Questa graziosa pianta può vivere in esterno dove il clima è temperato caldo, nelle zone dal clima più freddo necessita di vivere al chiuso. La splendida fioritura avviene durante i mesi invernali; la parte maggiormente decorativa della pianta è costituita dalle brattee di forma ovale-lanceolata, che possono assumere diverse tonalità di colore: rosse, bianche, gialle, rosate. Il vero fiore, denominato Ciazio, è di colore giallo e di dimensioni minuscole.
Cure
Nel periodo in cui fiorisce necessita temperature piuttosto alte: dai 15°C. ai 20°c. Dopo la fioritura, quando la pianta entra in riposo, si potano energicamente sopratutto i rami che hanno fiorito. Il substrato di coltivazione deve essere piuttosto pesante e ricco di potassio e fosforo. Nel periodo di vegetazione si deve irrigare molto abbondantemente, più o meno ogni 3 giorni circa. Si tratta di una specie fotoperiodica, infatti, il suo periodo vegetativo più florido è durante l'inverno, quando le giornate hanno una durata minore, questo perchè ha esigenze di esposizione alla luce per periodi di tempo non troppo prolungati. Quest'anno, quando le festività Natalizie saranno finite, la pianta perderà le foglie, questo non vuol dire che dobbiamo disfarcene. In primavera dovremo potarla e rinvasarla; se il suo apparato radicale sarà ancora forte e sano, potremo conservarla e lasciarla vegetare durante l'estate. L'autunno successivo, collocata nuovamente nel suo ambiente casalingo, esprimerà ancora le sue potenzialità regalandoci nuovamente un Natale fiorito!
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