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Combustibile
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Caty

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MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2012 8:22 pm    Oggetto:  Combustibile
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Combustibile



L’offerta di impianti di riscaldamento si fa sempre più ampia, più differenziata e paradossalmente meno trasparente per i consumatori. La questione centrale per l’acquirente è trovare soluzioni di riscaldamento efficaci e a costi contenuti, laddove la convenienza economica è diventata un fattore chiave a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili come il petrolio e il metano.

Per avere una panoramica dei tipi di impianti disponibili sul mercato e dei loro costi si può utilizzare il “termometro dei costi del calore”, un utile strumento di orientamento per i consumatori.

Si tratta di un grafico comparativo che illustra i costi connessi ai diversi sistemi di riscaldamento per uso domestico. Il raffronto si basa su un edificio che necessita di una caldaia da 15 kilowatt e ha un fabbisogno calorifico annuo di 15mila kilowattora, dunque un edificio appartenente alla categoria “C” della classificazione “Casa clima”. I dati tengono conto non solo del prezzo di acquisto della caldaia, bensì anche dei costi per il combustibile e la manutenzione dell’impianto.

Questo è un elemento importante perché, come si nota dalla tabella, gli impianti di minor prezzo si rivelano poco convenienti quando si passa a considerarne anche i costi di esercizio.

All’ultimo posto di questa classifica vi sono gli impianti a gas liquido, seguiti da quelli a gasolio. Tra il sistema più caro (a gas liquido) e quello più conveniente (caldaia a legna spezzata) esiste una differenza di costi pari al 59%. Va tuttavia precisato che le caldaie, come quelle a legna spezzata, richiedono un maggiore lavoro dovuto alla ricarica manuale del combustibile.

Gli impianti a gasolio e a pellet offrono un comfort pressoché identico, tuttavia i costi degli impianti a pellet sono inferiori del 43%

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MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2012 8:22 pm    Oggetto: Adv






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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2012 3:50 pm    Oggetto:  
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Ecovantaggi ed ecosvantaggi

La scelta del sistema di riscaldamento “migliore” è dunque più complessa di quanto normalmente si creda o della suggestione che il fascino di una stufa scoppiettante esercita su di noi.

Oltre ai costi di installazione e funzionamento, naturalmente al consumo, vi sono altri importanti aspetti da considerare, come la praticità di utilizzo e l’ingombro dell’impianto. Un ulteriore punto fondamentale, che ovviamente dal mio punto di vista non è assolutamente trascurabile, è rappresentato poi dal tipo di combustibile impiegato, che può essere più o meno ecologico.

Diamo un’occhiata anche all’ecocompatibilità dei vari sistemi.

GASOLIO

• alto costo del combustibile

• investimento iniziale di media entità

• fabbisogno di spazio per la cisterna

• tipo di combustione inquinante

• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile

• disponibilità limitata del combustibile

• grande praticità d’uso

METANO

• costo medio del combustibile

• investimento iniziale contenuto

• limitato ingombro dell’impianto

• nessuna esigenza di stoccaggio del combustibile

• tipo di combustione poco inquinante

• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile

• disponibilità limitata del combustibile

• grande praticità d’uso

GPL (gas liquido)

• alto costo del combustibile

• investimento iniziale contenuto

• fabbisogno di spazio per la cisterna

• tipo di combustione poco inquinante

• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile

• disponibilità limitata del combustibile

• grande praticità d’uso

PELLET

• basso costo del combustibile

• investimento iniziale di media entità

• fabbisogno di spazio per il silo

• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica

• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)

• esigenza di pellet di buona qualità

LEGNA

• basso costo del combustibile

• investimento iniziale di media entità

• fabbisogno di spazio per lo stoccaggio del combustibile

• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica

• alimentazione manuale dell’impianto

• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)

• sostegno all’economia locale

TRUCIOLI

• basso costo del combustibile

• investimento iniziale elevato (per piccoli impianti)

• fabbisogno di spazio per lo stoccaggio del combustibile

• occasionali problemi nel reperimento di legna asciutta

• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica

• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)

• sostegno all’economia locale

TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA

• costo medio del combustibile

• limitato investimento iniziale per l’acquisto della stazione di scambio termico

• nessuna esigenza di stoccaggio del combustibile

• sistema ecologico per la produzione di energia purché la zona di approvvigionamento della biomassa non sia troppo lontana

• attenzione alle condizioni contrattuali

POMPE CON SONDE GEOTERMICHE

• basso costo del combustibile

• investimento iniziale elevato

• sistema ecologico per la produzione di energia

POMPE CON COLLETTORI ORIZZONTALI DI SUPERFICIE

• basso costo del combustibile

• investimento iniziale elevato

• grande fabbisogno di spazio per la posa dei collettori

• sistema ecologico per la produzione di energia

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