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Caty Moschettiere

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Registrato: 29/04/07 08:37 Messaggi: 29733
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Combustibile
L’offerta di impianti di riscaldamento si fa sempre più ampia, più differenziata e paradossalmente meno trasparente per i consumatori. La questione centrale per l’acquirente è trovare soluzioni di riscaldamento efficaci e a costi contenuti, laddove la convenienza economica è diventata un fattore chiave a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili come il petrolio e il metano.
Per avere una panoramica dei tipi di impianti disponibili sul mercato e dei loro costi si può utilizzare il “termometro dei costi del calore”, un utile strumento di orientamento per i consumatori.
Si tratta di un grafico comparativo che illustra i costi connessi ai diversi sistemi di riscaldamento per uso domestico. Il raffronto si basa su un edificio che necessita di una caldaia da 15 kilowatt e ha un fabbisogno calorifico annuo di 15mila kilowattora, dunque un edificio appartenente alla categoria “C” della classificazione “Casa clima”. I dati tengono conto non solo del prezzo di acquisto della caldaia, bensì anche dei costi per il combustibile e la manutenzione dell’impianto.
Questo è un elemento importante perché, come si nota dalla tabella, gli impianti di minor prezzo si rivelano poco convenienti quando si passa a considerarne anche i costi di esercizio.
All’ultimo posto di questa classifica vi sono gli impianti a gas liquido, seguiti da quelli a gasolio. Tra il sistema più caro (a gas liquido) e quello più conveniente (caldaia a legna spezzata) esiste una differenza di costi pari al 59%. Va tuttavia precisato che le caldaie, come quelle a legna spezzata, richiedono un maggiore lavoro dovuto alla ricarica manuale del combustibile.
Gli impianti a gasolio e a pellet offrono un comfort pressoché identico, tuttavia i costi degli impianti a pellet sono inferiori del 43% _________________
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Caty Moschettiere

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Ecovantaggi ed ecosvantaggi
La scelta del sistema di riscaldamento “migliore” è dunque più complessa di quanto normalmente si creda o della suggestione che il fascino di una stufa scoppiettante esercita su di noi.
Oltre ai costi di installazione e funzionamento, naturalmente al consumo, vi sono altri importanti aspetti da considerare, come la praticità di utilizzo e l’ingombro dell’impianto. Un ulteriore punto fondamentale, che ovviamente dal mio punto di vista non è assolutamente trascurabile, è rappresentato poi dal tipo di combustibile impiegato, che può essere più o meno ecologico.
Diamo un’occhiata anche all’ecocompatibilità dei vari sistemi.
GASOLIO
• alto costo del combustibile
• investimento iniziale di media entità
• fabbisogno di spazio per la cisterna
• tipo di combustione inquinante
• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile
• disponibilità limitata del combustibile
• grande praticità d’uso
METANO
• costo medio del combustibile
• investimento iniziale contenuto
• limitato ingombro dell’impianto
• nessuna esigenza di stoccaggio del combustibile
• tipo di combustione poco inquinante
• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile
• disponibilità limitata del combustibile
• grande praticità d’uso
GPL (gas liquido)
• alto costo del combustibile
• investimento iniziale contenuto
• fabbisogno di spazio per la cisterna
• tipo di combustione poco inquinante
• rischi ambientali dovuti al trasporto del combustibile
• disponibilità limitata del combustibile
• grande praticità d’uso
PELLET
• basso costo del combustibile
• investimento iniziale di media entità
• fabbisogno di spazio per il silo
• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica
• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)
• esigenza di pellet di buona qualità
LEGNA
• basso costo del combustibile
• investimento iniziale di media entità
• fabbisogno di spazio per lo stoccaggio del combustibile
• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica
• alimentazione manuale dell’impianto
• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)
• sostegno all’economia locale
TRUCIOLI
• basso costo del combustibile
• investimento iniziale elevato (per piccoli impianti)
• fabbisogno di spazio per lo stoccaggio del combustibile
• occasionali problemi nel reperimento di legna asciutta
• bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero perché viene rispettato il ciclo naturale dell’anidride carbonica
• lavoro di pulizia (rimozione cenere dalla camera di combustione)
• sostegno all’economia locale
TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA
• costo medio del combustibile
• limitato investimento iniziale per l’acquisto della stazione di scambio termico
• nessuna esigenza di stoccaggio del combustibile
• sistema ecologico per la produzione di energia purché la zona di approvvigionamento della biomassa non sia troppo lontana
• attenzione alle condizioni contrattuali
POMPE CON SONDE GEOTERMICHE
• basso costo del combustibile
• investimento iniziale elevato
• sistema ecologico per la produzione di energia
POMPE CON COLLETTORI ORIZZONTALI DI SUPERFICIE
• basso costo del combustibile
• investimento iniziale elevato
• grande fabbisogno di spazio per la posa dei collettori
• sistema ecologico per la produzione di energia
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