cannèl Grande amico del forum

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Il 5 Aprile 1962 gli operai che lavorano al tunnel del Gran San Bernardo fanno saltare l’ultimo muro di roccia che divide l’Italia dalla Svizzera. Il Gran San Bernardo fu il primo traforo stradale aperto al traffico attraverso la barriera delle Alpi. Il nome deriva dal santo il quale fondò un ospizio come rifugio per i viaggiatori, in territorio svizzero, nell'XI secolo.
Il Traforo del Gran San Bernardo, con la sua lunghezza di circa 6 Km (5813 metri), è situato all'incrocio di due direttrici fondamentali: quella Nord-Sud (dal bacino del Reno al Mediterraneo) e quella che collega l'Ile de France alla Pianura Padana e all'Adriatico. Il percorso è in leggera salita, con pendenza massima del 2%: l’imbocco italiano si trova infatti a quota 1875 metri, mentre sul versante svizzero è collocato a quota 1915 m, presso Bourg-Saint-Bernard nel Vallese.
L'importanza europea del Traforo è dovuta alla zona di influenza su cui agisce: si va, infatti, dai Paesi Scandinavi all'Inghilterra. Sottoposto a moderni adeguamenti, necessari per far fronte alle accresciute e differenti esigenze di traffico, esso rappresenta oggi una delle "porte" principali di accesso all'Italia.
I lavori relativi alla sua costruzione vennero intrapresi, sul versante italiano, nell'estate del 1958 con la costruzione di opere, quali strade, piazzali, silos, magazzini e alloggiamenti, necessarie per consentire il lavoro anche durante la stagione invernale.
L'incontro dei due cantieri, quello italiano e quello svizzero, avvenne il 5 aprile 1962; in tale data gran parte degli scavi erano già stati eseguiti. L'intenso ritmo di lavoro permise di terminare il progetto, in ogni sua parte, nel marzo 1964. Nonostante l'imponenza dei lavori effettuati, l'opera risulta armoniosamente inserita nel paesaggio alpino.
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