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Caty Moschettiere
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Alle prese con la frutta
La frutta deve essere servita a conclusione di ogni pranzo. Il galateo rassicura che non è necessario servire frutta esotica o primizie, ma semplicemente la frutta di stagione, purché abbondante. Inoltre, per evitare brutte figure agli ospiti che non sanno tagliarla a dovere, meglio scegliere quella da affettare oppure presentarla già affettata. E le ciliegie? Semplicissimo: si mettono intere in bocca e si sputa il nocciolo nella mano per poi appoggiarlo sul piatto. _________________
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Caty Moschettiere
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Bando al “Buon appetito”!
Il bon ton raccomanda di non dire all’inizio di un pasto il classico: ”Buon appetito”. È una consuetudine un po’ stantia e poco elegante, una volta che tutti sono stati serviti, basta un sorriso ai propri vicini di tavola. E per essere sicuri di poter iniziare a mangiare si deve solo sincerarsi che tutti siano stati serviti e che le signore, o l’ospite più importante, abbiano iniziato. Aspettando di iniziare a mangiare, bisogna evitare di giocarellare con il pane, sbriciolando dappertutto, e con le posate. _________________
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Caty Moschettiere
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Colazione sull’erba
Per il tradizionale pic-nic, il galateo consiglia di sfidare pure le formiche e di stendere per terra tovaglie coloratissime, considerato che il tavolino con le seggioline non è elegante, anche se più pratico. Quanto al menu, si scelgano piatti freddi, che si possono mangiare facilmente con le mani: torte salate, uova sode, tartine, ecc. E non ci si dimentichi di un sacco della spazzatura, per raccogliere i rifiuti e assicurarsi di non aver dimenticato bottiglie vuote e cartacce. _________________
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Caty Moschettiere
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Come organizzare la tavola
"Per essere inappuntabili, si ricordi che i tovaglioli vanno disposti alla sinistra del piatto, piegati semplicemente, e non a ventaglio o con strane fogge. Accanto, più vicina al piatto, sta la forchetta; a destra del piatto il coltello con la lama rivolta all’interno e più all’esterno il cucchiaio, se è prevista la minestra. Nel Rinascimento l’usanza delle posate era molto criticata dalle dame e dai Cavalieri, perché indice di poca virilità. " _________________
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Compostezza e garbo a tavola
A tavola si deve fare in modo di non essere quello che si è, ma quello che si vorrebbe essere, cioè come minimo una persona educata. Il bon ton allora raccomanda di stare seduto ben dritto sulla sedia, con i gomiti aderenti al corpo, di non abbassare il viso troppo sul piatto, ma saranno le posate a raggiungere la bocca. “Non conosci una persona finché non ci hai mangiato insieme”. Ecco un vecchio detto mai smentito dai fatti! _________________
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Con un pranzo tanti invitati
Un pranzo in piedi, il cosiddetto buffet, è un modo simpatico per restituire in una volta sola diversi inviti. Infatti, anche se non si possiede una casa molto spaziosa si può invitare un numero maggiore di ospiti che non a un pranzo seduti. L’organizzazione è semplice: le pietanze vengono allineate su un tavolo, su un altro le bevande e ogni ospite si serve da sé. I pranzi in piedi sono, però, preferibili fra commensali giovani, considerando gli andirivieni e le possibili collusioni rovinose. _________________
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Destra o sinistra?
Se la cameriera è alle prime armi, le si ricordi che l’ospite viene servito a sinistra, mentre i piatti sporchi vengono tolti da destra. La prima ad essere servita sarà la signora alla destra del padrone di casa e in senso orario le altre, per ultima la padrona di casa. E che non bisogna iniziare a togliere i piatti prima che tutti i convitati abbiano finito di mangiare! Se invece non sia ha nessuno che ci aiuta, tutto sarà più semplice: il piatto passerà da un’ospite all’altro e il carrello… promette miracoli! _________________
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E i bicchieri…
La disposizione dei bicchieri segue un canone piuttosto rigoroso e preciso. Alla destra del piatto, in alto, stanno quello per l’acqua, quello per il vino rosso, quindi per il vino bianco. Per non creare troppa confusione a tavola, è preferibile che il bicchiere per il vino da dessert si porti al momento del dolce. Qualunque sia la circostanza, i bicchieri non devono mai essere di carta e, se proprio si vogliono mettere, si adotti almeno la plastica trasparente. _________________
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Giù le mani dal sale
Una buona padrona di casa fa buoni anche i propri ospiti. Viceversa può accadere che in un tavola apparecchiata, senza la dovuta conoscenza delle buone maniere, i commensali possano essere introdotti a strane tentazioni, come quella di utilizzare la lama del coltello o addirittura le dita, se dovessero mancare i cucchiaini dalla saliera e dal portapepe. In nessun caso, la persona invitata dovrà chiedere al cameriere o alla padrona di casa del sale, del pane, del vino o qualsiasi altra cosa. _________________
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I posti a tavola
"La padrona di casa sarà a capotavola con la persona di sesso maschile più importante alla sua destra; altrettanto farà all’altro capotavola il padrone di casa con la persona di sesso femminile più anziana o più importante. A seguire gli altri ospiti, cercando di alternare uomini e donne e di non far sedere accanto le coppie. Ognuno converserà con il proprio vicino con tono pacato; è poco elegante gridare frasi da una parte all’altra del tavolo. " _________________
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I segnaposti
Nei grandi ricevimenti per evitare che al momento di sedersi si crei confusione, è bene mettere nell’ingresso il disegno della pianta della tavola da pranzo con il nome di ogni invitato, segnato al posto che gli spetta. Per i pranzi “alla buona”, è sufficiente mettere i cartellini segnaposto con i nomi degli invitati. Se stanchi di un servizio di bicchieri, perché non utilizzarlo per creare dei fantasiosi segnaposti, che ogni invitato poi potrà portarsi via come ricordo? _________________
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In caso di pesce
Se il menu prevede del pesce, il bon ton assicura che non sono più necessari i piatti da pesce, di forma e disegni particolari, nonché le apposite posate, come un tempo. Basta solo portare ai commensali i piatti con le razioni di pesce già pulito, che potrà essere mangiato, usando la normale forchetta. Si ricordi che, se gli arrosti potranno giungere a tavola già tagliati, il pesce dovrà essere pulito e spinato, solo dopo le “essere stato presentato”. _________________
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La questione del pollo
Spolpare fino all’osso una coscia o un’ala di pollo è un’operazione piuttosto laboriosa. In famiglia e tra amici, prima si fa il possibile con il coltello e forchetta, poi si possono usare anche le mani. Ma in occasioni più formali, dopo aver fatto del proprio meglio con le posate, bisogna rassegnarsi a lasciare gli ultimi pezzettini di carne attaccata all’osso… Il bon ton permette un uso moderato delle mani solo, per spezzare il pane e per mangiare crostacei e frutti di mare. _________________
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La tazzurella ’e caffè
Il caffè conclude degnamente un buon pasto. Finito di mangiare si invitano gli ospiti a sedersi in salotto e lì si serve il caffè. Si può preparare in anticipo il vassoio, con le tazzine e limitarsi poi a far bollire la caffettiera. La stessa padrona di casa può servirlo, riempendo le tazzine e passandole agli invitati, dopo averle zuccherate a loro gradimento. Il galateo raccomanda di offrire sempre il dolcificante insieme allo zucchero normale e di non bere il caffè con la punta del mignolo alzata. _________________
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Lo stile multietnico
Una piccola rivoluzione sta facendosi largo nel bon ton: organizzare party dai quali sono bandite le forchette, e le pietanze si mangiano solo con le mani. I piatti sono costituiti da focacce sopra le quali si dispongono pezzetti di carne, pesce e verdura, prendendole con le mani dai piatti di portata. Chissà se tra qualche tempo anche nelle occasioni più formali sarà permesso impugnare la coscia di pollo e portarla alla bocca come fosse un flauto? _________________
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L’imbarazzo delle olive
Le olive si offrono generalmente con l’aperitivo. Il galateo consente di prenderle con le dita e di metterle in bocca intere. Una volta spolpato, si raccoglie il nocciolo nella mano e lo si posa sul proprio piatto o in piattini appositamente predisposti. Ma se questi dovessero mancare, si eviti di far scivolare con disinvoltura il nocciolo a terra o nei vasi dei fiori! Quando le olive si trovano sulla pizza o costituiscono il condimento di un piatto, bisogna portarle alla bocca con la forchetta! _________________
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L’impugnatura delle posate
Tra le tante regole della tavola, una delle principali riguarda le posate, che non vanno brandite come armi contundenti, ma delicatamente tenute sfruttando il più possibile il manico ed evitando che l’indice scivoli sulla lama del coltello o sul rastrello della forchetta. Se si è finito di mangiare, vanno poste allineate e perpendicolari al commensale. Vietato il gesto di lasciarle incrociate, poggiate l’una sull’altra, la tradizione vuole che sia di malaugurio. _________________
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L’insostituibile centrotavola
Se vi vuole comunicare ai nostri amici l’immenso piacere che ci fa averli nostri ospiti, si potrà rendere più piacevole la tavola, con un bel centrotavola, creando una vivace e fresca composizione di fiori, se l’invito è per il pranzo, o utilizzando un pezzo di argenteria o un’antica zuppiera, se si organizza una cena. Un centrotavola da divorare? Su del pane raffermo si infilino grossi stuzzicadenti con prugne, albicocche secche e qualche morbido candito. _________________
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Ma a chi la precedenza?
Se durante il pranzo si serviranno diverse qualità di vino, il galateo ricorda che si deve iniziare sempre con il vino bianco, portato a tavola nell’apposito secchiello, riempito con acqua fredda e ghiaccio, e procedere con i rossi, solitamente serviti a temperatura ambiente e stappati un’ora prima del pranzo. Ogni bevanda va servita alla destra dell’invitato. Bisogna, poi, girare leggermente la bottiglia, nell’alzarla dal bicchiere, se non si vuole macchiare la tovaglia. _________________
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Mai cambiare l’ordine
L’assegnare i posti a tavola è una vera e propria arte che dà la misura dell’attenzione che viene riservata agli ospiti e del buon gusto di questi ultimi. Per questo deve essere frutto di una preparazione oculata e mai, in nessun caso, i commensali invitati dovranno manifestare il bisogno di cambiare di posto. Occhio: gli invitati dovranno essere sempre in numero dispari e per scaramanzia, mai in tredici intorno ad una tavola! _________________
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