Caty Moschettiere
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Località: Modena
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Zafferano: eupeptico, tonico
Zafferano
Descrizione: pianta erbacea perenne. Il bulbo sotterraneo è tuberoso e sferico, bianco all'interno e rivestito esternamente da membrane bruno rossicce. In primavera si originano foglie lineari, allungate, con una nervatura bianca centrale. Lo zafferano è un croco a fioritura autunnale, la parte aerea può raggiungere i 30 cm. I fiori sono imbutiformi, di colore violaceo; si aprono con il sole e si chiudono con il buio e quando piove. La sua coltivazione è complicata e richiede molto lavoro, ad esempio, la raccolta dei fiori avviene nell'arco di 3 anni. La specie è originaria dell'Asia minore ma da tempo è coltivato anche in Europa.
DROGA: gli stimmi, la cui raccolta si effettua in autunno, all'alba, quando i fiori sono ancora chiusi. Gli stimmi sono essicati al sole e perdono quasi tutto il loro peso originale.
Sostanze contenute e principi attivi: Safranolo, che da la tipica colorazione gialla, e la picrocrocina.
Proprieta' ed utilizzo: è un ottimo Digestivo, aperitivo e carminativo. Consumato in infuso, ha una buona azione anche come calmante per i dolori mestrulali e quelli legati alla dentizione. Lo sciroppo serve per la tosse.
Avvertenze: l'ingestione di 10 g. di Zafferano potrebbe già provocare fenomeni di intossicazione.
Curiosita': il suo nome ha origini ebraiche "Karkom". Il nome sardo "zaffanau", prende origine dall'arabo "jafaran" che deriva da "asfar", giallo. In Asia minore, in tempi remoti, era usato per dipingere stoffe ed oggetti in vetro. Conosciuto in antichità come erba medicinale, veniva usato nei preparati contro la peste e come abortivo. Nell'antica Grecia era usato per aromatizzare due profumi molto pregiati. In Italia era conosciuto fin dall'epoca romana ed usato per cucinare carni ed aromatizzare vini. La Spagna comprese il suo valore e cercò di ottenerne il monopolio con leggi durissime che prevedevano anche la pena di morte in caso di esportazione dei bulbi. Padre Cantucci, inquisitore all'epoca di Filippo II, riuscì a trafugare la pianta portandola in Abruzzo, che ancora oggi è una delle regioni italiane che ne produce una discreta quantità. Per un chilo di zafferano occorrono 150.000 fiori, da cui si staccano i tre delicati stimmi. Più scuro è il colore degli stimmi e migliore è la qualità dello zafferano. L'industria farmaceutica produce il laudano, un farmaco ad azione sedativa ed antidolorifica.
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