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tery Moschettiere

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Sembra impossibile!!!
Il Generale Dwight D. Eisenhower aveva ragione
nell’ordinare che fossero fatti
molti filmati e molte foto.
OLOCAUSTO
Esattamente, come è stato previsto circa 60 anni fa…
E’ una questione di Storia ricordare che,
quando il Supremo Comandante delle Forze alleate
(Stati Uniti, Inghilterra, Francia, etc.),
Generale Dwight D. Eisenhower,
incontrò le vittime dei campi di concentramento,
ha ordinato che fosse fatto il maggior numero di foto possibili,
e fece in modo che i tedeschi delle città vicine
fossero accompagnati fino a quei campi
e persino seppellissero i morti.
E il motivo, lui l’ha spiegato così:
'Che si tenga il massimo della documentazione
che si facciano filmati – che si registrino i testimoni –
perchè, in qualche momento durante la storia,
qualche idiota potrebbe sostenere
che tutto questo non è mai successo'.
'Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male,
è che gli uomini di bene non facciano nulla'.
(Edmund Burke)
Ricordiamo:
Questa settimana,il Regno Unito ha rimosso l’Olocausto
dai piani di studio scolastici
poichè “offendeva” la popolazione musulmana,
che afferma che l’Olocausto non è mai esistito...
Questo è un presagio spaventoso sulla paura
che si sta diffondendo nel mondo,
e che così facilmente ogni Paese
sta permettendo di far emergere.
Sono trascorsi più di 60 anni
dal termine della Seconda Guerra Mondiale.
Questa e-mail viene inviata come una catena,
in memoria dei 6 milioni di ebrei,
20 milioni di russi,
10 milioni di cristiani,
e 1900 preti cattolici
che sono stati assassinati, massacrati, violentati,
bruciati, morti di fame e umiliati,
nel mentre la Germania e la Russia
volgevano lo sguardo in altre direzioni.
Ora, più che mai, a fronte di qualcuno che sostiene
“L’Olocausto è un mito”,
è fondamentale fare in modo che
il mondo non dimentichi mai.
L’obiettivo che si vuole raggiungere inviando questa e-mail
è che venga letta da, almeno, 40 milioni di persone in tutto il mondo.
Sii un anello di questa catena
e aiuta ad inviare l’e-mail in tutto il mondo.
Traducila in altre lingue se necessario!
Non cancellarla.
Sprecherai solamente un minuto del tuo tempo
nell’inviarla ad altre persone. _________________
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Anonymous
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a questo proposito mi viene in mente la poesia di Primo Levi
"SE QUESTO E' UN UOMO"
VOI CHE VIVETE SICURI NELLE VOSTRE TIEPIDE CASE,
VOI CHE TROVATE TORNANDO A SERA IL CIBO CALDO E VISI AMICI:
CONSIDERATE SE QUESTO E' UN UOMO
CHE LAVORA NEL FANGO
CHE NON CONOSCE PACE
CHE LOTTA PER MEZZO PANE
CHE MUORE PER UN SI O PER UN NO.
CONSIDERATE SE QUESTA E' UNA DONNA;
SENZA CAPELLI E SENZA NOME
SENZA PIU' FORZA PER RICORDARE
VUOTI GLI OCCHI E FREDDO IL GREMBO
COME UNA RANA D'INVERNO
MEDITATE CHE QUESTO E' STATO.
VI COMANDO QUESTE PAROLE
SCOLPITELE NEL VOSTRO CUORE
STANDO IN CASA ANDANDO PER VIA,
CORICANDOVI,ALZANDOVI,
RIPETETELE AI VOSTRI FIGLI:
O VI SI SFACCIA LA CASA,
LA MALATTIA VI IMPEDISCA,
I VOSTRI NATI TORCANO IL VISO DA VOI.
non credo ci sia altro da dire...in quesi pochi versi è racchiuso l'orrore dei lager di Auschwitz |
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tery Moschettiere

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Registrato: 29/04/07 09:17 Messaggi: 41281
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Grazie Rinella..hai veramente ragione
Hai letto il libro di Primo Levi "La tregua" ?
Rinella  _________________
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Anonymous
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si....tanto tempo fa la poesia mi è rimasta impressa nella mente ...e così disperata e struggente da brivido!!!!!!!  |
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Anonymous
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ricordare per non dimenticare l'atrocità dell'Olocausto |
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tery Moschettiere

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Olocausto, oggi il Giorno della memoria
Celebrazioni in tutto il mondo a 67 anni dalla liberazione di Auschwitz
Il giorno della memoria
La Memoria e la nostra identita'
di Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane
Il 27 gennaio 2012, nel sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, celebriamo per la dodicesima volta in Italia il Giorno della Memoria.
Una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei, e che è divenuta, in questi anni,
importante e molto sentita dalla popolazione e dalle istituzioni. Perchè il tentativo di annientamento degli
ebrei d’Europa perpetrato dal nazismo e dai suoi alleati, nel segno di una ideologia criminale che si abbattè
anche contro altre categorie, teorizzando la supremazia di uomini su altri uomini e portando l’Europa e il
mondo a una immane catastrofe, è una parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze,
spingendo le persone a chiedersi come possa essere potuto accadere.
08:57 - Sessantasette anni dopo il giorno in cui le truppe sovietiche liberarono il campo di sterminio di
Auschwitz, in tutta Italia e nel resto del mondo si celebra il Giorno della memoria dell'Olocausto. Al
Vittoriano una mostra sull'orrore, che il ministro della Cultura, Lorenzo Ornaghi, definisce "strumento contro
il negazionismo". Il Giorno della memoria verrà celebrato anche al Quirinale, con una cerimonia nel Salone dei Corazzieri cui prenderanno partele più alte cariche dello Stato e i rappresentanti della Regione Lazio e
del Comune di Roma. Il presidente del Senato, Renato Schifani, visiterà invece il campo di concentramento
di Buchenwald.
Toccante celebrazione alla Sinagoga di Roma
Ieri sera oltre tremila studenti delle scuole della capitale, moltissimi esponenti della comunità ebraica e
rappresentanti delle istituzioni hanno gremito la Sinagoga di Roma per assistere alla
manifestazione "Testimoni della memoria - La nominazione" e incontrare alcuni sopravvissuti ebrei ai campi
di sterminio nazisti. Cuore della toccante cerimonia e' stata la "nominazione", ovvero l'elenco dei bambini
morti durante l'Olocausto.
All'incontro, condotto dal direttore della Fondazione Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti, hanno
presenziato il vice primo ministro d'Israele Silvan Shalom, il sindaco della capitale Gianni Alemanno, il
presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il
rabbino capo Riccardo Di Segni, il presidente delle comunita ebraiche italiane Renzo Gattegna, il presidente
della comunita' ebraica romana Riccardo Pacifici, il questore Francesco Tagliente, il presidente della
Fondazione Museo della Shoah Leone Paserman. _________________
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tery Moschettiere

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Un paio di scarpette rosse
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
"Schulze Monaco".
C'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald
erano di un bambino
di tre anni e mezzo
chi sa di che colore
erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l' eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C'è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini
dei bambini morti
non consumano le suole.
Questa poesia lo presa da Facebook, da una ragazzina di Sestu, con il mio stesso cognome. _________________
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Caty Moschettiere

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